Il genitore che sei dipende dalla persona che sei

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Scritto da Francesca Guzzo Psicoterapeuta ad orientamento Integrato
Pubblicato il 13/01/2025 in Blog

Ti sei mai fermato a pensare al potere silenzioso che eserciti ogni giorno? Non è quello delle parole altisonanti, delle prediche interminabili o dei "devi fare così". È qualcosa di molto più sottile e, al tempo stesso, incredibilmente potente. Stiamo parlando della tua presenza. Della persona che sei.

Immagina un bambino che osserva il mondo. Non prende appunti sulle parole. Non memorizza frasi fatte. Ma ha uno scanner sempre attivo, un radar emotivo che capta ogni sfumatura del tuo essere. Sei nervoso? Loro lo sentono. Sei gentile? Loro lo notano. Sei presente, assente, coerente o contraddittorio? Non puoi nasconderti: loro vedono tutto.

 

Più che un genitore, un modello di essere umano

Daniel J. Siegel, celebre neuropsichiatra e autore di The Whole-Brain Child, ci ricorda che il cervello dei bambini è un'opera in costruzione. Le loro connessioni neurali sono modellate dalle esperienze che vivono e, ancora di più, da chi vivono accanto. Sei ansioso? Stai trasmettendo ansia. Sei sereno? Il tuo equilibrio diventa il loro.

Questo non vuol dire che devi essere perfetto. Anzi, la perfezione è una trappola tossica. Ciò che conta è la coerenza. Se sbagli, ammettilo. Se sei stanco, dillo. Mostrare vulnerabilità è una delle lezioni più preziose che puoi insegnare: insegni ai tuoi figli che essere umani è un atto di coraggio.

 

La lezione che non hai mai imparato (ma che puoi ancora insegnare)

Facciamo un salto indietro nel tempo. Non eri anche tu un bambino che osservava? Quante volte hai pensato: "Non voglio essere come mio padre" o "Spero di assomigliare a mia madre"? E adesso che sei cresciuto, quanto di quelle esperienze ti porti dentro? Quante di quelle promesse fatte a te stesso hai mantenuto?

Carl Gustav Jung, padre della psicologia analitica, diceva: "Il più grande peso per un bambino è vivere la vita che i suoi genitori non hanno vissuto". I tuoi figli non hanno bisogno che tu sia un eroe. Hanno bisogno che tu sia una persona autentica.

 

Cambiare è possibile (e necessario)

La buona notizia? Non è mai troppo tardi per cambiare. Come adulti, abbiamo la straordinaria capacità di riscrivere i nostri copioni interiori. Con la terapia, possiamo esplorare le nostre ferite, capire le nostre reazioni e interrompere quei cicli che sembrano intrappolarci. Perché la verità è che, per essere un buon genitore, devi prima imparare a prenderti cura di te stesso.

Alla piattaforma Freud, crediamo che ogni genitore (e ogni figlio) meriti di vivere una vita autentica e consapevole. Il cambiamento comincia con una conversazione. Con un piccolo passo. Con il coraggio di dire: "Ho bisogno di capire di più su di me".

 

La sfida: guardarti allo specchio

Oggi ti sfido. Non come genitore, ma come essere umano. Guardati allo specchio e chiediti: che tipo di persona sono? Sono coerente con i valori che voglio trasmettere? Mi prendo cura di me stesso con la stessa dedizione con cui mi prendo cura dei miei figli?

Se le risposte ti fanno sentire un po' scomodo, è un buon segno. Significa che sei pronto per iniziare. Freud è qui per aiutarti a fare quel primo passo. Non per cambiare chi sei, ma per aiutarti a diventare la versione più autentica e consapevole di te stesso.

Ricorda: il genitore che sei dipende dalla persona che sei. E la persona che sei merita di essere ascoltata, capita e amata. Non aspettare. Sei a un click di distanza dal cambiamento che potrebbe trasformare non solo la tua vita, ma anche quella di chi ti osserva.

 

Bibliografia

  • Siegel, D. J., & Bryson, T. P. (2011). The Whole-Brain Child: 12 Revolutionary Strategies to Nurture Your Child's Developing Mind. Bantam Books.
  • Jung, C. G. (1964). Man and His Symbols. Dell Publishing.

Inizia il tuo viaggio con Freud. Il cambiamento è adesso.