Psicoterapia sistemico relazionale
Quando cambiare le relazioni cambia anche noi
Nessuno vive in una bolla. Tutti siamo parte di un sistema: famiglia, coppia, gruppo di amici, contesto lavorativo. E spesso, quando qualcosa non va, la sofferenza non riguarda solo la singola persona, ma l’intero equilibrio relazionale.
La psicoterapia sistemico-relazionale parte proprio da qui: dal riconoscere che il malessere emotivo non nasce (solo) dentro di noi, ma prende forma nelle relazioni. Questo approccio guarda alle interazioni come a una rete complessa di legami, ruoli, comunicazioni esplicite e implicite spesso ereditate da generazioni.
Capire le dinamiche, per cambiare davvero
L’obiettivo della terapia sistemico-relazionale non è solo “far star meglio” una persona, ma aiutare tutto il sistema in cui è inserita a funzionare in modo più sano ed equilibrato.
Attraverso un lavoro di esplorazione e consapevolezza, si possono:
- riconoscere schemi relazionali disfunzionali
- migliorare la comunicazione e l’ascolto reciproco
- affrontare crisi e conflitti in modo più costruttivo
- rafforzare il senso di identità personale e di appartenenza
- creare nuove modalità relazionali, più autentiche e rispettose
È un approccio profondamente inclusivo e trasformativo, che mette al centro il contesto, non solo l’individuo.
Strumenti e tecniche della terapia sistemica
Chi lavora con questo metodo utilizza strumenti molto pratici, spesso creativi, per esplorare le relazioni da angolazioni nuove:
- Genogramma: una “mappa” delle relazioni familiari che aiuta a visualizzare pattern ricorrenti, alleanze, distanze emotive e legami significativi
- Tecniche di comunicazione: per imparare a dire ciò che si prova in modo chiaro e rispettoso, e ad ascoltare davvero l’altro
- Role-playing: mettere in scena situazioni relazionali per comprendere meglio i ruoli che assumiamo e trovare alternative
- Ristrutturazione cognitiva: lavorare su convinzioni profonde che influenzano il modo in cui ci relazioniamo agli altri
Per chi è utile
L’approccio sistemico-relazionale può essere individuale, di coppia o familiare, ed è particolarmente efficace in presenza di:
- Conflitti familiari o di coppia
- Crisi nei ruoli genitoriali o nei passaggi di vita
- Problemi di autostima legati alle relazioni
- Disturbi alimentari, dipendenze, o sintomi ansiosi/depressivi con forte componente relazionale
È utile anche quando si sente di ripetere sempre le stesse dinamiche con le persone vicine — come se un copione invisibile ci guidasse, anche contro la nostra volontà.
Una curiosità: lo sapevi che…?
Il genogramma, uno degli strumenti più usati in questo approccio, è una sorta di “albero genealogico emotivo”: non si limita a dire chi è chi, ma mostra anche emozioni, conflitti, lutti, ruoli ricorrenti e “miti familiari”.
Spesso, solo guardando tutto insieme, le dinamiche diventano improvvisamente più chiare e affrontabili.
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