Psicoterapia analitico-transazionale
Cambiare il modo in cui ci relazioniamo… partendo da come ci raccontiamo
La psicoterapia analitico-transazionale nasce negli anni ’50 grazie allo psichiatra Eric Berne, che voleva rendere la psicologia più accessibile, concreta e comprensibile per tutti. E ci è riuscito: il suo approccio, chiamato anche Analisi Transazionale, parte da un presupposto semplice ma potente "molto di ciò che siamo si costruisce nelle relazioni, fin da piccoli".
Ogni giorno, in ogni scambio, mettiamo in campo modi diversi di pensare, sentire e agire. Secondo Berne, questi modi corrispondono a tre stati dell’Io:
- Genitore, che ripete ciò che abbiamo appreso dalle figure educative
- Adulto, che valuta la realtà in modo logico e presente
- Bambino, che esprime bisogni, emozioni e intuizioni
Comprendere quali parti di noi “prendono il controllo” nelle diverse situazioni è il primo passo per cambiare i nostri schemi - soprattutto quelli che ci fanno stare male o ci portano a ripetere dinamiche disfunzionali.
Una terapia per diventare più consapevoli, liberi e autentici
La psicoterapia analitico-transazionale non è solo teoria: è uno strumento pratico e trasformativo. Aiuta a diventare più consapevoli di come comunichiamo, delle emozioni che viviamo e delle “storie interiori” che ci raccontiamo e che spesso ci limitano.
Attraverso il lavoro con il terapeuta si può:
- migliorare la qualità delle relazioni
- uscire da giochi psicologici ripetitivi
- rafforzare l’Io Adulto, cioè la parte più lucida, autonoma e consapevole di noi
- modificare i copioni appresi nel passato che oggi non ci servono più
Gli strumenti dell’Analisi Transazionale
Il percorso può essere profondo ma concreto, e si basa su strumenti molto chiari, tra cui:
- Analisi degli stati dell’Io: capire chi sta parlando dentro di noi (Genitore? Bambino?) in ogni situazione
- Contratti terapeutici: obiettivi condivisi tra terapeuta e paziente, per costruire un percorso chiaro e orientato al cambiamento
- Giochi psicologici: modelli relazionali inconsci che ripetiamo e che portano sempre allo stesso risultato (frustrazione, rabbia e senso di colpa)
- Ristrutturazione degli script di vita: ognuno di noi ha una storia interiore, spesso scritta nell’infanzia. Questa terapia aiuta a riscriverla, con consapevolezza
Per chi è utile
L’approccio analitico-transazionale è indicato per persone che:
- si trovano invischiate in relazioni difficili o conflittuali
- vivono stati di ansia, stress o tensione interiore
- si sentono bloccate da insicurezze o bassa autostima
- desiderano cambiare ma non sanno da dove cominciare
È un percorso adatto anche a chi non ha mai fatto terapia: è accessibile, strutturato, e parte da esperienze concrete di vita quotidiana.
Una curiosità: lo sapevi che…?
Eric Berne descriveva i “giochi psicologici” con uno stile quasi narrativo: aveva l’intuizione che, spesso, ripetiamo ruoli e scenari sempre uguali, anche senza volerlo.
Uno dei suoi libri più famosi si intitola “A che gioco giochiamo?”, proprio perché il suo approccio aiuta a smascherare quei giochi mentali e relazionali che ci fanno soffrire… e a smettere di giocarli.
Senti che è il momento di cambiare copione?
Su Freud, la piattaforma di psicoterapia online, puoi trovare terapeuti specializzati in approccio analitico-transazionale, pronti ad accompagnarti in un percorso di crescita, consapevolezza e cambiamento.